venerdì 30 settembre 2016

IL FUTURO DI JONATHAN STEELE

Vi avviso, può apparire molto contraddittorio ciò che sto per dirvi, ma è anche il risultato di alcune riflessioni che mi sono ritrovato a fare negli ultimi tempi.
Cominciamo dall'immagine qui sotto, realizzata come sempre dall'ottimo Joachim Tilloca. Si tratta della prima tavola del prossimo volume di Jonathan Steele, a cui abbiamo cominciato a lavorare nemmeno una settimana dopo aver mandato in stampa Jonathan Steele Blanc.


Ora non chiedete quando uscirà questo nuovo volume, non lo sappiamo nemmeno noi. Anzi, non abbiamo ancora nemmeno un titolo di lavorazione! E la contraddizione cui mi riferivo all'inizio consiste nel fatto che (occhio, minispoiler, siete avvisati!) Jonathan Steele Blanc costituisce la conclusione definitiva delle avventure di Jonathan Steele: è il finale non solo della serie, ma dell'intera saga del personaggio. La fine, the end, das Ende,  (come c'era scritto al termine dell'ultima puntata dei cartoni animati giapponesi!).


In eccezionale anteprima, un dettaglio dall'ultima vignetta di Jonathan Steele Blanc!

E il nuovo libro di cui stavo parlando, quindi? Niente di più semplice: è ambientato prima degli eventi narrati in Rouge e Blanc, esattamente come il film di Cowboy Bebop è ambientato durante la serie televisiva e non successivamente. La domanda successiva, di conseguenza, dovrebbe essere: "ma quindi anche tutte le prossime storie saranno cronologicamente antecedenti a quei due volumi?"
Sì... E no.
Sì perché, come ho detto, quello è il finale.
No perché, dopo il prossimo volume, difficilmente ne seguiranno altri.

Sia chiaro, nella vita non si può mai sapere che cosa ci riservi il futuro e quindi non posso escludere che avvenimenti o idee ora impreviste e imprevedibili mi facciano tornare sui miei passi. Ma sarà difficile: dopo il volume appena iniziato, in cui troveranno posto argomenti e temi che voglio trattare, o riprendere per sviluppare meglio rispetto al passato, non credo avrò altro da dire per quel che riguarda questa serie e quindi dedicherò tempo ed energie ad altri progetti (probabilmente qualcuno sempre in coppia con Joachim).

Questo significa che sarà un addio definitivo al mondo di Jonathan Steele? Beh, non proprio. E non mi riferisco agli imprevisti cui accennavo prima.



E' infatti mia ferma intenzione proseguire a lungo con la serie di Agenzia Incantesimi pubblicata su Tapastic, perciò avrete ancora occasione di leggere le avventure di Jasmine, e Myriam, nelle quali occasionalmente farà capolino anche lo stesso Jonathan. Inoltre sarò sempre aperto a occasionali storie brevi da realizzare per eventi speciali, come quella in coppia con l'Insonne di Giuseppe Di Bernardo o l'avventura pubblicata sull'albo edito da Edizioni Arcadia e contenente anche una storia di Arthur King e una del Dottor Morgue.

Questo è dunque l'attuale situazione, nonché quello che dovete aspettarvi in futuro. Il che significa che intanto ancora vi attendono ben due bei corposi volumi di Jonathan Steele: Blanc e quello che Joachim e io abbiamo appena iniziato.
Buona lettura!

giovedì 29 settembre 2016

JOACHIM TILLOCA

Fa uno strano effetto parlare di una persona che non hai mai incontrato in vita tua. Potrei persino dubitare della sua esistenze, se non fosse per tre prove che qualunque tribunale definirebbe "indiziarie": le sue mail, la sua voce al telefono, ma soprattutto le sue potenti tavole che da un po' di anni a questa parte danno vita alle avventure di Jonathan Steele.
Fortunatamente tre prove indiziare fanno una certezza: quella che dietro le mail, la voce al telefono e le suddette tavole c'è una persona reale, anche se io non l'ho mai vista. Un fumettista istintivo, un talento naturale che, quando disegna, riesce a riversare sulla carta tutta l'energia e tutta la passione che lo animano.
Nel suo tempo libero.

Già, perché quello del disegnatore di fumetti, per Joachim, non è un lavoro. Se fosse nato in un altro paese, soprattutto gli Stati Uniti, lo sarebbe. Probabilmente non sulle testate Marvel o DC, piuttosto sugli albi della Vertigo, della Dark Horse o di qualche casa editrice "minore", per quanto prestigiosa. Il suo tratto spigoloso e vigoroso, i suoi violenti chiaroscuri e l'espressività dei suoi personaggi avrebbero senza dubbio conquistato un pubblico determinato a seguirlo sia come disegnatore che come autore completo di storie folli e surreali (già, perché Joachim sa anche scrivere, e lo sa fare bene!).

Ma Joachim è nato ad Alghero e quindi per vivere e mantenere la sua famiglia deve fare un altro lavoro e dedicare al fumetto soprattutto notti insonni (ulteriore prova della passione che riversa in questo nostro mezzo di comunicazione). Quello stesso stile che conquisterebbe un certo pubblico in altri paesi e che gli ha guadagnato l'apprezzamento di molti suoi colleghi, che spesso mi chiedono sue notizie, qui in Italia gli preclude l'accesso alla Bonelli, oggi una delle due sole case editrici di fumetti realistici in grado di consentire a un autore di vivere di questo lavoro (l'altra è l'Astorina).
L'avevano anche chiamato, dalla Bonelli, per fare le prove di un loro recente personaggio, prove che lui ha realizzato, anche se con lo spirito del "giusto perché non provarci sarebbe stupido!". E infatti il risultato è stato apprezzato, ma non approvato.
Perché a Joachim fare fumetti piace troppo e modificare il suo stile per andare incontro alle esigenze di una casa editrice smorzerebbe il suo divertimento, la sua stessa passione. E allora perché dovrebbe farlo?

Quando cominciò a disegnare Jonathan Steele, quasi per gioco (anzi, no, fu proprio per gioco!), stabilimmo un principio: avremmo dovuto divertirci. Io avevo apprezzato il suo fumetto Un Anno Dopo e cercai quindi di scrivergli qualcosa cucito su misura per lui. E sono dieci anni circa che andiamo avanti così, senza aver mai tradito quel patto iniziale.
Se Jonathan Steele sta proseguendo la sua avventura editoriale e se si è evoluto seguendo i binari attuali è anche merito suo. Non solo per il suo stile che ha traghettato il personaggio dalla giovinezza all'età adulta, ma per la sua insistenza a disegnare le avventure di Jonathan, Myriam e Jasmine: alla fine di ogni storia, ormai per puro scrupolo, io gli domando puntualmente se non si sia stancato, se magari non abbia voglia di fare qualcos'altro, anche un progetto e dei personaggi creati a quattro mani. E altrettanto puntualmente lui mi risponde di voler proseguire con Jonathan Steele, che disegnarlo gli piace e si diverte.
E chi sono io per togliergli il divertimento?

Perciò, se a breve potrete leggere Jonathan Steele Blanc, la conclusione della trilogia dei colori, e se in futuro, con la necessaria pazienza, potrete attendere fiduciosi nuove avventure del biondo eroe e delle sue affascinanti amiche, ringraziate soprattutto Joachim. Sempre che riusciate a incontrarlo!
Il suo unico contatto con il vasto mondo della rete e dei social network è un blog, aggiornato soprattutto con l'anteprima di qualche tavola. Joachim sostiene che deve essere il suo lavoro a parlare per lui e non viceversa. Ed è anche refrattario alle folle, per questo è così difficile, al limite dell'impossibile, vederlo alle fiere, soprattutto quelle importanti.
Ma un giorno riuscirò a trascinarlo in qualche fiera o a qualche incontro col pubblico, così almeno avrò ottenuto due risultati: potrà, una volta tanto, ricevere di persona i complimenti che tanti suoi colleghi mi chiedono di riferirgli e, soprattutto, finalmente anche io me lo ritroverò di fronte in carne e ossa!
E probabilmente, quel giorno, il mondo finirà!

martedì 27 settembre 2016

PROGETTI IN CERCA DI EDITORE - 3

L'ORGOGLIO DEI FANES


Adattamento a fumetti di un ciclo epico che Karl Felix Wolff, nel 1932, ha tratto da miti, leggende e tradizioni originarie dell'area delle Dolomiti. Ecco alcune tavole tratte dal volume, già interamente disegnato e attualmente in fase di colorazione.
114 pagine.
Disegni di Federico Vicentini
Colori di Teresa Marzia
Copertina di Mario Alberti






lunedì 26 settembre 2016

COMINCIO A PENSARCI



Il 30 Marzo del 1999 usciva il n. 1 di Jonathan Steele. Eppure non fu quello il suo esordio in pubblico. Il 20-21 Settembre del 1997, quando ancora non sapevo nemmeno se avrebbe avuto una testata tutta sua o sarebbe stato pubblicato su Zona X, nel corso della mai troppo compianta Comiconvention uscì il numero zero della serie, contenente una breve storia inedita (mai più ristampata, fra l'altro). Trattandosi perciò della sua prima apparizione pubblica, io tendo a considerare quello il vero esordio della serie. Il che significa che il prossimo anno Lupin III e io compiremo la bellezza di cinquant'anni. Guerre Stellari quaranta. Predator e Arma Letale trenta. E Jonathan Steele già venti!

Dieci anni fa, per festeggiare il decennale, Edizioni Arcadia fece uscire un albo contenente due brevi storie appositamente realizzate, varie illustrazioni e una storia del personaggio. Così sto cominciando chiedermi: che fare il prossimo anno per il ventennale?
Se non altro, ho un anno per pensarci!


domenica 25 settembre 2016

PROGETTI IN CERCA DI EDITORI - 2

AI vs RM

Quello che segue è il prologo della storia, le prime sei tavole (l'idea è quella di colorarle, in seguito). I disegni sono dell'incredibile Riccardo Crosa.







Il progetto, che Riccardo e io cullavamo da qualche anno, è quello di una "graphic novel" dedicata all'incontro fra le protagoniste di Agenzia Incantesimi e Rigor Mortis. La storia sarà comunque perfettamente comprensibile anche per chi non dovesse conoscere uno o anche tutti i personaggi.

AGENZIA INCANTESIMI VS RIGOR MORTIS (titolo provvisorio)
Testi di Federico Memola
Disegni di Riccardo Crosa
E' prevista una colorazione.

giovedì 22 settembre 2016

PROGETTI IN CERCA DI EDITORI - 1

LE MERAVIGLIOSE AVVENTURE DI RANI E ALIYA


Quella che segue è una ministoria introduttiva di uno dei due progetti a cui stiamo lavorando Francesca Follini e io. L'abbiamo realizzata al solo scopo di fornire un'idea più precisa dell'ambientazione, dei personaggi e del tono delle storie. Le prime due tavole sono complete, la terza e la quarta in bianco e nero e le ultime due in forma di layout. La speranza, com'è ovvio, è quella di riuscire un giorno a trovare un editore interessato a pubblicare la serie.








LE MERAVIGLIOSE AVVENTURE DI RANI E ALIYA
Testi di Federico Memola
Disegni di Francesca Follini

martedì 20 settembre 2016

PARLANDO UN PO' DI GIACOMO


Do per scontato che siate tutti al corrente della dura battaglia che Giacomo Pueroni sta affrontando contro la SLA. In questo frangente, le manifestazioni di stima e di solidarietà da parte di colleghi e lettori, oltre che degli amici, sono state numerose, e non c'è da stupirsi, di questo. Giacomo è sempe stato apprezzato, oltre che per la sua bravura, anche per la sua umiltà e la sua cordialità.
In effetti si può tranquillamente affermare che Giacomo è il disegnatore con cui ogni sceneggiatore vorrebbe lavorare: puntuale, preciso, ottimo narratore per immagini, primo critico di se stesso e quindi sempre pronto e disponibile ad apportare eventuali correzioni al suo lavoro. Eppure, per chi non ha seguito le testate su cui ha lavorato e per la "critica" italiana, Giacomo Pueroni rimane un emerito sconosciuto. Il premio Italia, meritatamente vinto quest'anno (per l'illustrazione qui sopra), è stato il primo riconoscimento del suo grande talento.
Purtroppo non c'è da stupirsi di tanta miopia.
Nonostante Giacomo sia un logorroico e ami parlare del proprio lavoro (caratteristiche che accomunano molti fra noi che facciamo questo mestiere!), il suo carattere pacato, poco incline agli strombazzamenti e al clamore, lo ha sempre indotto a tenere il classico "basso profilo". Il suo stile classico, pesantemente influenzato dalla scuola franco-belga, lo ha sempre fatto apparire "poco di moda", legato a una concezione vecchia del disegno. Questo agli occhi di chi si ferma alle apparenze.
Perché in realtà il disegno di Giacomo,pur rifacendosi a una scuola attualmente poco in voga nel nostro paese, è estremamente moderno e dinamico, rappresenta una vera  propria evoluzione di quegli stilemi che hanno caratterizzato fumetti come Valerian, Michel Vaillant o Buck Danny. Dai maestri francesi e belgi Giacomo ha preso l'attenzione per i dettagli, la precisione e l'accuratezza nella rappresentazione di scenografie, mezzi e velivoli (macchine e aerei, la sua passione!) ma, al tempo stesso, ha anche saputo rendere le sue inquadrature più dinamiche e scorrevoli, particolarmente efficaci nelle scene d'azione. Essendo lui stesso un autore completo, per quanto abbia avuto scarse opportunità di mostrarlo, la sua narrazione per immagini è assolutamente impeccabile.
Ma il suo talento non si limita a questo.
Sarebbe difficile individuare fra i lavori di Giacomo quelli più riusciti, perché in tutti mette il medesimo impegno e la medesima passione. Ma se uso il condizionale è perché c'è un suo lavoro che sovrasta tutti gli altri, ed il primo numero della serie Harry Moon.
La differenza rispetto agli altri lavori è dovuta al fatto che per questa serie di fantascienza, di cui era creatore grafico, Giacomo è riuscito a ideare e visualizzare un intero mondo, quello degli alieni Xvar. Tutto il design alieno, originale e perfettamente coerente, è forse il suo capolavoro. Nella serie, a causa delle vicissitudini legate alla scellerata politica editoriale della Planeta, si è potuta vedere una parte infinitesimale di tutto il lavoro di preparazione svolto da Giacomo. Basandosi sulle mie indicazioni, aveva lavorato su tecnologia, design e biologia degli alieni, creando, appunto, un mondo intero, coerente e suggestivo. Raramente, nella mia carriera, ho assistito a un lavoro tanto accurato e riuscito, frutto davvero della mente e della visione di una persona più che del ricorso a modelli preesistenti.
Con il suo lavoro e il suo talento Giacomo ha reso Harry Moon una vera serie di fantascienza.



Se volete farvi un'idea della bravura di Giacomo Pueroni e, al contempo, dargli concretamente una mano, potete acquistare i due volumi digitali appositamente realizzati dalla Sergio Bonelli Editore e i cui proventi vengono interamente devoluti a lui:


Se invece volete conoscere più a fondo il suo pensiero e la sua storia, ecco il blog che tiene da qualche anno a questa parte e in cui racconta anche della sua malattia.

Infine, per ammirare un po' delle sue opere, la sua pagina su Deviant Art.

sabato 17 settembre 2016

AGENZIA INCANTESIMI: COME FUNZIONA

Poiché sono fondamentalmente una persona pigra, scrivo qua come viene regolata la collaborazione ad Agenzia Incantesimi a uso e consumo sia di chi voglia proporsi per realizzare una storia, sia per i curiosi. Dato che si parla di soldi, è sempre meglio mettere le cose bene in chiaro, e così non devo ripetere tutto ogni volta! 
Illustrazione di Dorotea Gizzi e Valeria Favoccia.

CASO 1: QUANDO LA STORIA E' SCRITTA DA ME

Se io propongo a un disegnatore di illustrare una mia storia di Agenzia Incantesimi (oppure se è lui/lei a proporsi), la storia -una volta terminata e letterata- verrà messa sul sito di Indieversus, dove potrà essere scaricata in pdf, a pagamento, dagli utenti. Il ricavato, detratta la trattenuta del sito, sarà quindi così diviso: 20% al sottoscritto, 80% al disegnatore (da dividersi a metà con un eventuale colorista).
Molto semplice, vero?

E ora veniamo al secondo caso, ovvero...

CASO 2: QUANDO LA STORIA E' SCRITTA DA UN ALTRO SCENEGGIATORE

In questo caso, premesso che io devo approvare sia testi che disegni, gli accordi economici verranno presi fra i vari autori, indipendentemente da me. Se vorranno mettere in piedi una campagna di crowdfunding per finanziarsi, avranno il mio appoggio (nel senso che farò loro un po' di pubblicità), ma la campagna sarà totalmente a loro carico, come impegno e organizzazione e io non accamperò alcuna pretesa sulla cifra raccolta. Una volta terminata e letterata, la storia verrà poi messa regolarmente in vendita su Indieversus, come le mie, ma tutto il ricavato (sempre esclusa la trattenuta del sito) andrà agli autori, che se lo divideranno secondo gli accordi presi fra loro.


In entrambi i casi, i prezzi delle storie vengono concordati da me e dai gestori di Indieversus in base al numero di tavole e alla presenza o meno del colore.

Tutto chiaro? Spero di sì, ma in caso di dubbi o domande, io sono a disposizione. Ad ogni modo, se siete sceneggiatori o disegnatori e avete voglia di cimentarvi con le avventure di Myriam e Jasmine, potete contattarmi qui o tramite il mio profilo Facebook. Grazie a tutti!
Illustrazione di Oscar Celestini

mercoledì 14 settembre 2016

SEMPRE A PROPOSITO DI FARE FUMETTI

Questa vale anche per i disegnatori. Ho rinvenuto in rete altri due articoli dedicati al mestiere del fumettista. Il primo è sempre del sottoscritto, mentre il secondo è di Teresa Marzia ed è dedicato al disegno.


PARLIAMO DI FUMETTI

In realtà ne ho già parlato, in un vecchio blog dedicato al mestiere del fumettista e durato lo spazio di qualche settimana (o mese): alla fine non avevo la costanza di portarlo avanti è ho deciso che non ne valeva la pena. In compenso quegli articoli sono stati generosamente ripresi e ospitati dal sito Lo Spazio Bianco, quindi non sono andati perduti, ma sono ancora lì, a disposizione di chi potrebbe essere interessato a (ri)leggerseli. Ecco l'elenco di articoli (con il link diretto):






Non è esculso (ma nemmeno detto!) che ne scriva altri, in futuro. In tal caso, per coerenza e comodità di chi fosse interessato all'argomento, continuerò a pubblicarli in quella sede.

IN USCITA A LUCCA 2016

Facciamo un po' di autopromozione.

JONATHAN STEELE BLANC
Storia inedita di 148 pagine (+ redazionali), b/n, disegni di Joachim Tilloca. Lo trovate allo stand Kappalab.

ROURKE Vol. 1 (di 2)
Ristampa in volume dei primi quattro numeri di Rourke, 376 pagine (+ redazionali), b/n, disegni di Cosimo Ferri (autore anche della copertina inedita), Valentina Romeo, Enza Fontana, Manuela Soriani. Disponibile allo stand Ailus.

ROLAND
Ristampa in volume di grande formato della miniserie omonima pubblicata sul Giornalino, 48 pagine (+ redazionali), colori, disegni di Monica Catalano. Anche questo in vendita presso lo stand Ailus.

In tutte e tre le immagini la grafica è suscettibile di aggiustamenti o modifiche.

martedì 13 settembre 2016

I DIRITTI SULLE STORIE DI AGENZIA INCANTESIMI



Mi sono reso conto che (ingenuamente? Colpevolmente?) non ho mai affrontato l'aspetto dei diritti sul materiale prodotto per Agenzia Incantesimi, sia realizzato per il sito che, a suo tempo, per gli albi. Ecco quindi qualche chiarimento.

Legalmente. i diritti sulla serie e sui personaggi appartengono esclusivamente a me (in realtà, anche se dal punto di vista contrattuale non può accampare diritti, Teresa Marzia è la creatrice grafica della serie). Questo significa che nessuno può utilizzare il materiale prodotto per Agenzia Incantesimi senza un mio esplicito consenso.

Per quanto riguarda le singole storie, ogni autore è il legittimo proprietario del materiale prodotto. Questo implica che sebbene io possa utilizzare il materiale prodotto come meglio creda, nel momento in cui tale utilizzo dovesse generare degli introiti, essi andrebbero divisi (secondo percentuali da stabilirsi di volta in volta) con gli autori. I quali non possono invece sfruttare quel materiale senza il mio esplicito consenso (che di rado nego, va detto). Il discorso vale naturalmente anche per le singole immagini: per fare l'esempio più banale, se dovesse essere realizzato del merchandising sfruttando illustrazioni o vignette, gli autori delle immagini utilizzate riceverebbero delle royalties sulle vendite.

In caso di (improbabile, ma non mpossibile) sfruttamento su altri media, gli altri sceneggiatori si vedrebbero riconosciuti dei diritti unicamente nel caso venisse sfruttata, interamente o parzialmente, una storia realizzata da loro.

E questo è quanto. In caso di dubbi o domande, sono sempre a disposizione.

martedì 6 settembre 2016

CINQUE SERIE DI CARTONI ANIMATI GIAPPONESI CHE MI SENTO DI CONSIGLIARE (e che trovate su youtube)

Perché mi hanno colpito o comunque le ho apprezzate. Altre seguiranno prossimamente.

Un fantasy realistico, dal ritmo contemplativo e molto affascinante. Ha un che di Miyazakiano sia nella storia che visivamente. Estremamente curato.

Una squadra speciale dà la caccia a entità mostruose. Detta così suona banale, ma il primo episodio va visto perché quando si arriva al colpo di scena finale c'è da non crederci che abbiano fatto una cosa simile. Poi la serie prosegue serrata e cupa.

Molto leggera, ma anche molto divertente. La colorazione vale da sola la visione.

Dei e demoni. Anche qui, sulla carta solita roba, ma il tema viene svolto bene, con un riuscito equilibrio fra dramma e commedia.

Un po' stile "Ai confini della realtà". Bella, affascinante, ma nonostante l'umorismo, da non vedere quando si è depressi!

sabato 3 settembre 2016

LA PRIMA VITTIMA

Mentre io sono riuscito a sfangarla (più per fortuna che per abilità, devo ammettere), la brava Elsa Tuzzato ha visto rimuovere la sua immagine postata su Facebook in adesione alla #Myriamweek. L'immagine in questione è questa.


venerdì 2 settembre 2016

SUL FILO DEL RASOIO

Sono di nuovo su Facebook, ma non perché mi sia piegato al ricatto. Ho semplicemente mentito: dato che il social network mi imponeva di rimuovere l'immagine incriminata, ma sembrava non sapere quale fosse fra le varie che avevo postato nelle ultime settimane, ne ho rimossa un'altra, più vecchia e ormai inutile, con il risultato di essere riammesso nella "felice comunità". Ora il dubbio è: quanto ci rimarrò prima che se ne accorgano e mi bandiscano con disonore? Ore? Giorni? Mesi? Anni? E chi lo sa! Staremo a vedere, intanto io proseguo con la Myriam Week. Ecco l'immagine di oggi, opera di Filippo Curzi.

giovedì 1 settembre 2016

FACEBOOK ADDIO (E SENZA NEMMENO RINGRAZIARE PER TUTTO IL PESCE!)

L'apertura (al momento alquanto improvvisata) di questo blog coincide con quello che, salvo colpi di scena, è il mio addio a Facebook. In più occasioni, infatti, sono rimasto infastidito dagli standard del noto social network, che si affretta a censurare immagini di nudo (maschile o femminile che siano), mentre considera accettabili messaggi e interi siti inneggianti al razzismo e alla violenza.
Così oggi avevo dato il via a una persino allegra presa di posizione, utilizzando il personaggio di Myriam, contro questa attitudine, postando l'immagine che potete ammirare qua sotto (ad opera di Valentina Romeo, oggi disegnatrice di Morgan Lost).
L'idea era quella di postare ogni giorno, per una settimana, un'immagine di Myriam senza veli, e vedere se e quando sarebbe stata segnalata e censurata. L'episodio si è verificato dopo appena qualche ora del primo giorno, ma non è questo il problema, era ampiamente previsto che accadesse, mi ci sarei anche fatto una risata e basta. Il problema, dal mio punto di vista, è che Facebook non ha rimosso l'immagine, ma ha imposto a me di farlo, pena l'interdizione al mio profilo.

Ora, io posso accettare l'intervento dei "gendarmi" che compiono il loro dovere, per quanto discutibile, ma che debba essere io stesso a svolgere lo sporco lavoro al posto loro proprio no, mi dispiace! Perciò, non obbedendo all'odioso ordine, non potrò più essere presente su Facebook. Non ho idea che ne sarà del mio profilo e delle pagine ad esso collegate, spero che venga tutto cancellato, visto che io non sarò più in grado di gestirlo! Uhm, immagino che dovrò informarmi in merito!
Comunque sia, per continuare a dispensare le mie "perle di saggezza" a chi non avesse niente di meglio da fare che leggermi, ho aperto questo blog. In questo momento Dio solo sa con che frequenza lo aggiornerò, ma intanto eccolo qua. Quindi, benvenuti!

Oh, e se non sapete chi sia Myriam o che cosa sia Agenzia Incantesimi, potete scoprirlo qua.